Al via il progetto “A lezione di fair play” della Riccione Calcio 1926 che parte puntando sulla “Scuola Genitori Sportivi”. Obiettivo fare squadra con i genitori, per trasformarli in veri e propri alleati, prevenendo tutte le forme di prevaricazione, le “invasioni di campo”, le esagerazioni che troppo spesso si verificano attorno al rettangolo di gioco e che in alcuni casi, in tanti angoli d’Italia, sfociano addirittura in violenza.
Un progetto pilota in Emilia Romagna, con il patrocinio del Comune di Riccione e della FIGC-LND Emilia Romagna, che si svilupperà attraverso un’indagine sulle aspettative dei genitori rispetto allo sport dei figli; quattro iniziali appuntamenti formativi interattivi e un evento finale con un format totalmente senza barriere.
Il calcio in campo all’insegna della libertà, della creatività, del coraggio, dell’intelligenza calcistica, dell’autonomia mentre fuori dal campo con un nuovo ambiente “ecologico”, ripulito dall’inquinamento di ansia, stress, tensioni, urla, pressioni.
Con un modello di pura condivisione in grado di sensibilizzare e coinvolgere allenatori, dirigenti, genitori e appassionati, in modo da restituire completamente ai bambini e ai ragazzi il loro sport. Ovviamente salvaguardando l’aspetto puramente tecnico, agonistico e competitivo ma in un contesto del tutto sorprendente ed emozionante
Fischio d’inizio della “Scuola Genitori Sportivi”(aperta a tutti) sabato 23 marzo, alle ore 16.15 nella tecnostruttura della Parrocchia San Martino in Via Minghetti con la presentazione de “La Squadra degli 11 genitori…sportivi?”. Si tratta di una rassegna di divertenti vignette, realizzate dal disegnatore Matteo De Monte, che “schedano” le varie tipologie di genitori che si affollano ogni weekend sulle tribunette: dal genitore-ultras al genitore-allenatore, dallo psicologo alla guardia del corpo e via dicendo. Non solo: ci saranno gli approfondimenti dell’Associazione Nazionale Pedagogisti, partner della Scuola, e dei pungenti video virali. Sarà presente al primo appuntamento anche il delegato provinciale FIGC Sergio Franco.
“Sono anni che sento dire “La squadra migliore da allenare è quella di orfani” – puntualizza Francesco Cesarini della Riccione Calcio 1926 – È una frase assurda che gira per i campi da calcio, spesso è anche un comodo alibi utilizzato dalle società. Ognuno invece deve fare la propria parte per contribuire ad un clima sereno e sportivo dove far crescere bambini e ragazzi. Serve però farlo tutti insieme: dirigenti, famiglie e gli stessi giovani calciatori. Siamo partiti con il progetto “Generazione S” del Sassuolo Calcio proprio per misurarci su queste per noi importanti sfide”.
“Siamo felici di partire con questo percorso anche in una realtà di qualità come la Riccione Calcio 1926 – dice Alessandro Crisafulli, fondatore di “Scuola Genitori Sportivi” che gode del patrocinio del Comitato Nazionale Fair Play-Coni – Complimenti al Club, vero e proprio esempio positivo sul territorio, per aver scelto di scendere in campo, per valorizzare i genitori, rendendoli tasselli fondamentali del progetto sport-educativo del settore giovanile”.
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