Il settore giovanile della Riccione Calcio 1926 e la collaborazione con il Dipartimento Scienza per la Qualità della Vita del Campus di Rimini dell’Università di Bologna.
E’ partita con il primo incontro informativo presso il Bandega la partnership tra il settore giovanile della Riccione Calcio 1926 e l’Universitа di Bologna Campus di Rimini Dipartimento “Scienze per la Qualitа della Vita”.
La Riccione Calcio 1926 conferma così la propria volontà di attivarsi anche su progetti extra-campo per dare opportunità di crescita e formazione a tesserati e famiglie. La collaborazione con l’Università comincia da un progetto di rilevazione antropometrica che interessa i giovani calciatori Under 13 e Under 14 perché toccati dai fisiologici picchi di crescita e per questo monitorati con attenzione con la possibilità di poter calibrare al meglio allenamenti e alimentazione. Coinvolti nell’iniziativa anche gli allenatori dei due gruppi interessati: Federico Berardi, Riccardo Colonna, Davide Berardi, Diego Caverzan e Urs Meier.
“Per la Riccione Calcio 1926 si tratta di un investimento importante, attivato sulla scia del progetto Generazione S del Sassuolo Calcio” puntualizza per la società riccionese Francesco Cesarini “Un’iniziativa messa in campo di certo non per costruire “campioni” bensì per contribuire a quella cultura sportiva e consapevolezza diffusa sul benessere fisico in grado di dare un valore aggiunto nella crescita dei nostri giovani tesserati. Prezioso, oltre a quello della comunità scientifica, anche il contributo delle famiglie che ci accompagnano in questo percorso”.
La collaborazione vede il coinvolgimento del Dipartimento di “Scienze per la Qualità della Vita” dell’Università di Bologna Campus di Rimini attraverso una serie di rilevazioni antropometriche complessive che saranno portate avanti periodicamente dal team di lavoro guidato dalla prof.ssa Stefania Toselli docente di Antropometria e Biochimica Clinica Applicata per il corso di Laurea in Nutrizione Umana “Il progetto parte dalla consapevolezza di come negli atleti in età evolutiva i processi di crescita e di maturazione (scheletrica, neuroendocrina e sessuale) siano di fondamentale importanza” puntualizza la docente “E quindi di come sia essenziale nella pianificazione complessiva di allenamento e alimentazione tenere conto dell’età biologica, oltre a quella cronologica”.
Mercoledì 31 gennaio presso il campo sportivo di Spontricciolo si terrà la prima sessione di rilevamenti antropometrici che saranno portati avanti periodicamente per monitorare la crescita dei 40 giovani calciatori protagonisti del progetto. Dopo aver raccolto i primi dati si potrà poi anche dare alle famiglie le prime indicazioni sul piano alimentare.