Con la macchina del tempo voliamo a gennaio 1970, qui siamo davanti ai vecchi spogliatoi dello Stadio Comunale (oggi quelli della palestra lato statale) ed in primo piano troviamo due autentiche istituzione della storia della Riccione Calcio: il dott. Ceccoli, con l’immancabile sigaretta, ed il mitico Tojo in attesa dell’arrivo di chi voleva fare il raccattapalle per la partita domenicale.
L’appuntamento per gli aspiranti raccattapalle era fissato per le 13.00 puntuali (spesso qualcuno rimaneva tagliato fuori perché si presentavano in troppi) e per tutti i ragazzini a fine primo tempo spesso c’era il the caldo preparato dalla Rita che si occupava dell’abbigliamento sportivo dei calciatori.
Si narra che qualcuno, addirittura, per non pagare il biglietto d’ingresso, anche se ridotto, si nascondesse fin dal mattino nei bagni dello stadio. Altri tempi!
Il riscaldamento prima della partita veniva effettuato nella striscia d’erba dove oggi c’è il campo da calcetto ed era proibito calpestare prima del fischio d’inizio il prato dello stadio (Tojo era in agguato ed anche con il vestito della domenica poteva rincorrere il malcapitato…) allora circondato dalla pista d’atletica in cemento.